Stefano Severi Nessun commento

Telemedicina di cassa malati, ovvero chiamare un consulente medico per aver un primo parere ed essere consigliati sul da farsi. Ma attenzione ai vincoli e alle penalità!

 

Ormai quasi tutte le casse malati ricorrono alla telemedicina, ovvero l’opzione di chiamare un numero dedicato che offre una prima consulenza medica ed indirizza verso il professionista più indicato in base alla sintomatologia.

Chi sceglie la telemedicina riceve, in prima istanza, una riduzione del premio della cassa malati. Ma, attenzione: esistono due varianti, basate per lo più sul vincolo obbligatorio tra utente e assistenza telefonica:

  • L’utente può chiamare il numero dedicato della cassa malati e l’operatore indirizza verso uno specialista in maniera non vincolante. Per esempio, si può essere indirizzati verso uno specifico otorino, ma la scelta se andare altrove resta assolutamente libera;

 

  • L’utente è obbligato a chiamare la consulenza medica telefonica, ed è poi vincolato sia a seguire il parere espresso, sia a farsi visitare nel centro indicato.

 

Esistono poi altre varianti, con ulteriori discriminanti che determinano le modalità di rimborso.

Insomma, nonostante l’apparente semplicità del sistema di telemedicina, tutto si complica in base alle singole condizioni contrattuali, che a volte possono essere veramente troppo vincolanti e per nulla convenienti.

Spesso succede che chi sottoscrive una polizza con telemedicina vincolante al 100% sin dalla prima consulenza, risparmia sul premio di cassa malati ma poi si ritrova a disagio con il professionista o la struttura convenzionati con la cassa malati. Oppure la struttura è troppo distante. O non ha orari compatibili coi propri impegni.

Un’attenzione particolare va prestata, inoltre, alle penalità nel caso si trasgredisca l’obbligo di chiamata: si va dall’ammonimento al mancato rimborso, fino al reindirizzamento verso il modello di libera scelta del medico (sicuramente il più caro dei modelli possibili).

Tra l’altro, è bene sapere in quali ambiti vige l’obbligo di telemedicina, poiché, sempre a seconda del contratto, vengono escluse alcune categorie di intervento (per esempio, sono unanimemente escluse tutte le situazioni di emergenza, per le quali viene comunque richiesta una comunicazione ad emergenza superata).

Pertanto, prima di sottoscrivere una polizza di telemedicina (alcune compagnie hanno un’offerta che propone entrambe le variabili sopra indicate), è bene sapere cosa si vuole e farsi consigliare.

Nella nostra esperienza, questi casi stanno diventando sempre più frequenti. Un po’ la voglia di risparmiare, un po’ la tecnologizzazione, hanno fatto crescere esponenzialmente i clienti della telemedicina. Noi siamo sul pezzo e vi indirizzeremo sempre nel vostro interesse.