La disdetta delle assicurazioni complementari non segue assolutamente le regole dell’assicurazione di base. Per questo bisogna prestare molta attenzione. Ecco a cosa.
Le assicurazioni complementari sono un vero aiuto quando interagiscono con prodotti, terapie o prestazioni mediche, paramediche o di salute generale non coperti dalle assicurazioni di base.
Ma, se per la tradizionale cassa malati le regole sono chiare e valide per tutti, la disdetta delle assicurazioni complementari varia da compagnia a compagnia, e spesso, chi sottoscrive, non presta la dovuta attenzione a dei particolari che possono emergere quando si vuole interrompere il rapporto.
La prima cosa da sapere è che, per le complementari, le compagnie non hanno l’obbligo di accettare le richieste. Pertanto, prima di recedere dalla vecchia compagnia, assicuratevi che la subentrante abbia effettivamente accettato la vostra domanda.
Detto questo, la disdetta delle assicurazioni complementari, sempre più di norma, è fissata entro e non oltre 3 mesi di anticipo. Nella maggioranza dei casi vuol dire entro settembre, ma alcune polizze fissano la scadenza a fine giugno.
La seconda cosa da sapere è che alcune complementari vi vincolano anche per 3 o 5 anni. Pertanto, fate attenzione al momento della sottoscrizione.
In caso di variazione del premio, è possibile, in qualunque caso, recedere entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione. Ciò non vale però in caso di passaggio ad una fascia di età superiore che presuppone, conseguentemente, un aumento.
C’è un’ultima possibilità: se, a seguito di un rimborso, non siate soddisfatti della qualità del servizio, avete 14 giorni per recedere, solo per motivi validi e comprovati.
In conclusione, grazie all’esperienza maturata anche in questo campo, la disdetta delle assicurazioni complementari può essere monitorata da ABC Brokers, che, all’occorrenza, può intervenire per assicurare che tutti i passaggi siano rapidi, indolore e nel rispetto delle condizioni contrattuali.